Venerdi 04/07/2008 finalmente si parte per la gita,dopo mesi di preparazione e qualche intoppo, per fortuna sistemato in tempo,siamo pronti,ciascuno con il suo carico di dubbi e certezze Il viaggio in pulman fila via liscio con una piccola pausa per uno spuntino, si parla poco di bici e di quello che ci aspetta,sembra proprio una scampagnata,non fosse per il PECCARO che ha sempre consigli da dispensare e rapporti da usare,soprattutto per il povero FRASCA ,(devi mangiare poco e spesso). Prima di arrivare a CANAZEI, il PRES. Ci informava sui percorsi che aveva preparato per il sabato,così erano usciti due gruppi ,il primo detto della CAPPONARA avrebbe fatto il passo FEDAIA circa 20/25km pendenza 7/8% il secondo molto più impegnativo 3 passi (SAN PELLEGRINO,VALLES,ROLLE) circa 105km dislivello 2200mt.Per gli altri avventori non ciclisti due bei giri di TREKING per valli e rifugi limitrofi. Verso le 23h arriviamo a CANAZEI e appena scesi abbiamo modo di apprezzare il clima che ci aspetta,l’aria fresca e frizzante ,il cielo stellato promettono bene. E’tardi ci congediamo appena ritirate le rispettive camere,che da come si presentano molto ben curate,fanno presagire ad un buon pernottamento. Ore 7.30 tutti pronti alla colazione come un branco di lupi affamati, (infatti la sera prima non avevano cenato) ,buffet che definire ricco era diminutivo ed anche la qualità era ottima(bene se il buon giorno si vede dal mattino). Dopo circa un ora i vari gruppi sono pronti per partire,il gruppo dei tosti (FUSTO, PRES,ZINI,FORNAIO,KALLON,PECCARO,BIREX,LEONE, TABBA e FORLI amico del fornaio )partano alla volta di MOENA dove si incrocia il bivio per il SAN PELLEGRINO 1à cat. 12km pendenza media 7% i primi km un po’ più duri ,splendido il colpo d’occhio che ti danno i primi tornanti guardando MOENA in basso che si allontana.Siamo conpatti e i ns. discorsi sono interrotti qua e là dal fragore dei ruscelli,il mio sguardo corre spesso nel sotto bosco di abeti nella speranza peregrina di scorgere qualche fungo(sai che trofeo da esibire al ritorno). Arriviamo in cima con IL TABBA un po’ in crisi e il FORNAIO che gettava la spugna e tornava indietro. Alcune foto e il tempo di ammirare lo scenario che offrono le ALPI DI LUSIA con diversi impianti di risalita e ripartiamo,discesa molto tecnica con gli ultimi 4/5km con pendenze costantemente dal 15% al 18%,che dimostrano quanto sia più duro salire da quel versante.Dopo circa 10km arriviamo al bivio del PASSO VALLES 2023mt 8km media 8% più duro del SAN PELLEGRINO,vogliamo restare sempre insieme , il TABBA cala vistosamente, ma tosto come è non molla mai,anche se il vento contrario fuori dalle abetaie rende ancora più dura la salita,in cima breve spuntino poi si decide di affrontare anche il ROLLE ,ci buttiamo in discesa molto veloce e spettacolare ,stiamo entrando nel PARCO REGIONALE PANAVEGGIO , al bivio ci restano 6.5km di salita al passo ROLLE 2200MT MEDIA 6% ,anche qui ci accompagna un fresco meraviglioso e acqua da ogni parte. In cima decidiamo di mangiare e purtroppo si esagera con STRANGOLA PRETI e POLENTA con GULASH che si pagherà al ritorno. Poca voglia di ripartire al sole si sta’ meravigliosamente bene ma il tempo incalza,dobbiamo andare. Discesa velocissima scendiamo dai 2200mt del ROLLE ai 1200mt di PREDAZZO in 21km. Il ritorno verso MOENA è piuttosto duro un po’ per il caldo che fa nel fondo valle e comunque la strada che sale sempre con vento laterale e a volte contrario,capisco che molti non sono in condizioni di dare cambi per via della abbuffata sul ROLLE ,io non ho mangiato molto sto bene e mi incarico di portare tutti a casa con diversi cala!! Cala!!. Ai quali obbedisco da buon gregario. Arriviamo a CANAZEI alle 15.45 con circa 5 ore bi bici un pò provati ma certi di aver fatto un gran bel giro. La sera a tavola si parla dei rispettivi giri e il programma del giorno dopo,non mancano gli sfottò ,verso il FORNAIO che aveva abbandonato il gruppo dei TOSTI in modo particolare da SKATAR che lo consigliava di non cimentarsi in prove non alla sua portata. Ottima e abbondante anche la cena HAI!!HAI!! qui si stà troppo bene! IL dopo cena è dedicato a che ora si parte e con chi c è molta indecisione , si va a dormire con alcuni dubbi. La mattina seguente tutti pronti vestiti alle 7 il cielo è un po’ annuvolato,ma niente di preoccupante,prendo le cose con calma tanto basta quando esco non trovo che pochi compagni,gli altri già partiti anche NINO con cui volevo fare il giro mi aveva abbandonato,(in seguito ho poi capito,radio corsa vociferava di un suo attacco a2/3km dalla vetta del PORDOIO ai danni di PANTALEONI e sembra che sia andato a buon fine).complimenti mitico NINO! Siamo rimasti io ,il PRES,LEONE,FORLI,FRASCA , SIMONA e il PECCARO bel gruppetto decidiamo di stare insieme ,FRASCA e SIMONA non si sono mai cimentati con salite del genere meglio stargli vicino anche se di compagni di viaggio ne incontreremo tanti,dopo poco però LEONE e FORLI non riescono a mantenere il ns. passo e prima del LUPO BIANCO abbandonano la compagnia,proprio quando usciamo da un tornante e ci appare il SELLA in tutta la sua maestosità quasi a volerci intimorire,lungo le sue pareti puntini multi colori ,sono rocciatori in scalata. Alle 9.10 vediamo quella che sarà l’ultima macchina lungo il percorso di li in avanti solo ciclisti un lungo serpentone che sale da 4 punti diversi ,sono milanesi,veneti,romani,modenesi,trentini,moltissimi stranieri con famiglie intere,in mezzo a tutto questo scorgiamo anche gruppi a noi noti che pedalano nei ns. circuiti. In cima al SELLA qualche foto , il FRASCA che mangia sempre e giù verso la VAL GARDENA passando dalla CITTà dei SASSI. IL passo GARDENA e il CAMPOLONGO filano via bene (sono i più abordabili),in fondo alla breve e veloce discesa dal CAMPOLONGO il cielo si rannuvola in modo preoccupante, affrontiamo il PORDOI con qualche dubbio, intanto della 1912 neanche l’ombra, FRASCA verso metà del PORDOI cala vistosamente (le merendine non hanno avuto un grande effetto), SIMO fatica ma tiene alla grande,ma quando siamo a non più di 200mt dal passo un scroscio violento si abbatte , arriviamo un po’ bagnati ma neanche tanto al bar già pieno di ciclisti in attesa che cali. Dopo circa 20min è tutto finito ci buttiamo nell’ultima discesa ,la strada anche se un po’bagnata non presenta gravi difficoltà ,solo il freddo attanaglia le mani e rende le dita insensibili. Arriviamo a CANAZEI dove ci aspetta la DODICI da buoni ultimi ma felici per un tour indimenticabile. Doccia e cena anticipata posticipano le ns. impressioni in pulman ,dove il triste ritorno sarà ravvivato dalle goliardiche/barzellette di NINO,lasciamo una delle zone più belle DELLE DOLOMITI con un bellissimo ricordo, l’aver pedalato su strade a noi dedicate che hanno fatto la storia di grandi campioni. UN SALUTO A TUTTI
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